Natura
Anfibi traslocano per lavori
Salamandre, tritoni e rane traslocano per lavori nel loro ambiente naturale. Nel cuore del Casentino, precisamente a Poppi, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha dato il via a un intervento strategico per la messa in sicurezza idraulica del Fosso della Bernardina e del Fosso di Camaldoli. Un'operazione non solo di rilevante importanza per la sicurezza del territorio, ma anche un esempio di come l'ingegneria possa integrarsi con la salvaguardia ambientale.
La Presidente del Consorzio, Serena Stefani, ha posto l'accento sull'importanza di un approccio attento all'ecosistema del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. "La tutela della biodiversità, che da sempre accompagna l’attività del nostro Ente, in questo caso, è stata posta come priorità assoluta fin dalle primissime fasi del progetto," ha dichiarato Stefani.
Un approccio che ha previsto, ancor prima dell'inizio dei lavori, il trasferimento in sicurezza di specie locali di anfibi come salamandre pezzate, tritoni e rane temporarie. L'ingegner Enrico Righeschi, referente della Unità Idrografica Omogenea Casentino del Consorzio, ha spiegato: "Prima dell’apertura del cantiere, è stato effettuato un attento monitoraggio dell’alveo e delle zone limitrofe, che ha permesso il salvataggio e il trasferimento in sicurezza di numerose specie di anfibi, particolarmente sensibili alle alterazioni dell’habitat fluviale."
Gli esemplari sono stati ricollocati in ambienti idonei, permettendo così il proseguimento dei lavori nel rispetto dell'equilibrio ecologico. Questo maxi cantiere, che prevede la chiusura temporanea del sentiero CAI n. 74 fino al 31 agosto 2025, diventa dunque un modello di integrazione tra sicurezza idraulica e oculata gestione ambientale.
"Si tratta di un intervento strategico e irrinunciabile per la sicurezza idraulica, diventato anche un modello di attenzione e cura nei confronti degli ecosistemi appenninici," ha evidenziato Stefani. Nonostante l'importante chiusura del sentiero, Righeschi ha assicurato che si stanno indicando percorsi alternativi agli escursionisti. "Possiamo assicurare che la riapertura avverrà non appena saranno ripristinate le condizioni di piena sicurezza per il transito," ha spiegato.
In sintesi, questo progetto rappresenta non solo un'opera cruciale per la protezione del territorio, ma anche una testimonianza concreta di come sia possibile coniugare il progresso tecnico con la tutela e il rispetto degli ambienti naturali, per restituire alla collettività un ambiente più sicuro e ricco di valore ecologico.
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