Cerca

IL CASO

"Via libera all'antenna 5G a Rispescia, il Comune non può fare altro": altolà del sindaco al comitato

Vivarelli Colonna sciorina una serie di norme per confermare che l'impianto alla fine si farà

Roberto Bata

21 Luglio 2025, 19:48

"Via libera all'antenna 5G a Rispescia, il Comune non può fare altro": altolà al comitato dal sindaco

"L'antenna 5G a Rispescia? L'Azione del Comune è residuale. Rispettate tutte le norme e tutti i regolamenti”. Di fronte alle proteste dei residenti nella frazione, che hanno costituito anche un Comitato popolare contrario all'installazione dell'impianto, interviene il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che lascia intendere senza mezzi termini che l'operazione prosegue.

“La frazione, alle porte del Parco della Maremma, una delle zone turisticamente più rilevanti del territorio comunale – premette il sindaco – non gode di un'adeguata copertura dei segnali di telefonia cellulare, tanto che il problema era stato segnalato anche da parte di alcuni residenti. E l’impianto proposto a Rispescia risulta finanziato da uno specifico fondo del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dovendoci districare in un dedalo di normative nazionali e direttive comunitarie, occorre specificare anche che l’articolo 8 della deliberazione dell'autorità di telecomunicazioni del 14 marzo 2001 numero 128/01 stabilisce che il titolo alla realizzazione delle infrastrutture necessarie all’espletamento del servizio di telecomunicazioni costituisce dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza delle opere e ciò a conferma ulteriore del fatto che l’articolo 43 del medesimo decreto legislativo dispone che le reti pubbliche di comunicazione sono assimilate a ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria. Insomma le autorizzazioni tese al rilascio delle necessarie autorizzazioni delle antenne per la telefonia cellulare sono regolate da un procedimento unico e semplificato".

"L’azione dell’Amministrazione comunale, di fronte alla richiesta di apposizione di simili istanze, appare assolutamente residuale – prosegue il sindaco –, tanto che quando il Comune ha provato a coinvolgere anche altri soggetti per il pronunciamento di competenza del parere necessario all’autorizzazione finale, sono emersi confronti serrati con il soggetto poi risultante concessionario, nel corso dei quali è stato rammentato che la realizzazione delle opere rientra appunto nel Pnrr che ha priorità e urgenza di intervento. L’azione amministrativa del Comune si è articolata quindi nel convocare una Conferenza dei servizi con tutte le autorità competenti, compresa la Regione Toscana attraverso la propria agenzia di protezione ambientale che sulla proposta avanzata ha espresso parere positivo il 21 gennaio 2025. Una procedura complessa che si è conclusa formalmente l’11 marzo 2025 e che ha prodotto poi la stipula dell’atto di concessione. Il Comune non può quindi effettuare valutazioni radio-protezionistiche che si vadano a sovrapporre a quelle espletate dall’Arpat".

"Il Comune di Grosseto si è quindi scrupolosamente attenuto alle normative nazionali e regionali, oltreché alle direttive dell’Unione europea alle quali si aggiungono anche i regolamenti comunali che tra l’altro hanno stabilito di poter realizzare impianti Srb lontano da siti sensibili come scuole, asili e strutture per il culto. Infine un’annotazione che configura in modo chiaro e inequivocabile la via preferenziale per la realizzazione di simili impianti: il 28 giugno 2022 è stato aggiudicato il bando nazionale per la concessione di contributi pubblici nell’ambito del piano “Italia 5G”. Il bando prevede la nascita di nuovi siti radiomobili 5G nelle aree a fallimento di mercato, tra cui Rispescia, la cui totalità dei siti in elenco dovrà essere completata entro il 2026".

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy